Odontoiatria moderna: l’innovazione dell’impronta dentale digitale

L’uso di strumenti digitali anche in odontoiatria si è ampiamente diffuso negli ultimi anni. Queste metodiche ci aiutano ad ottenere un elevato livello di precisione nel rilevare l’impronta dentale digitale e ad avere un flusso di lavoro costantemente sotto controllo.

Nella protesi tradizionale e in quella su impianti, fino a poco tempo fa, il trasferimento delle informazioni dal paziente al laboratorio odontotecnico (impronte dei denti) poteva essere effettuato solo in modo analogico, cioè prendendo delle impronte con una pasta da applicare sui denti.
Oggi lo scanner intraorale ha raggiunto un livello di precisione e affidabilità che consente a noi odontoiatri di utilizzarlo con ottimi risultati, sostenendo la crescita e l’innovazione dell’odontoiatria digitale.

I vantaggi dell’impronta dentale digitale

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Tempi di cura ridotti

Con l’impronta dentale digitale si riducono sensibilmente i tempi di lavorazione: in un unico passaggio si ottiene un file dal quale è possibile realizzare direttamente la protesi provvisoria e definitiva, invece che prendere una impronta tradizionale, colare il modello e scannerizzarlo.
Ciò comporta una riduzione del numero dei passaggi, una minore perdita di precisione e un risultato finale estremamente soddisfacente.

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Risultati più performanti

L’utilizzo di uno scanner intrarorale di ultima generazione, come il CS 3600 di Carestream scelto e utilizzato nei centri Bludental, permette di ottenere risultati che non sono condizionati dalle caratteristiche del materiale usato per l’impronta, come formazione di bolle d’aria, distorsioni o imprecisioni dovute al mancato o incompleto scorrimento del materiale, ecc.

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Minor disagio nel rilevamento delle impronte

Attraverso questa tecnica innovativa, viene meno anche il disagio che molti pazienti accusano quando si prendono le impronte, perché lo scanner è molto più piccolo di un portaimpronte tradizionale.

Quando e perché l’impronta dentale digitale va affiancata anche a quella tradizionale

Come tutte le procedure, anche l’impronta dentale digitale presenta alcune limitazioni:

  • Lo scanner intraorale legge, oppure no; non esistono vie di mezzo;
  • Si possono verificare condizioni nelle quali, trattandosi di una telecamera che deve riprendere un’immagine, può risultare molto difficile “leggere” parti nascoste o di difficile accesso;
  • Riprendendo immagini che devono essere sovrapposte in zone “riconosciute” dallo scanner intraorale, si possono avere difficoltà in aree che non hanno punti di repere (articolazioni della bocca) ben riconoscibili, come nelle parti prive di denti.

In conclusione, lo scanner intraorale per rilevare l’impronta dentale digitale è una metodica che affianca le tecniche tradizionali di rilievo delle impronte dentali e che, in molti casi, può dare ottimi risultati, riducendo notevolmente il disagio per il paziente e offrendo, in tempi ridotti, risultati di grande precisione.

Dott. Stefano Caropreso


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